Qualche parola di Pierre
sull'adorazione

Necessità della preghiera

Ho un bisogno fisico della preghiera, di orazione, altrimenti asfissio e divento triste. Quando poi mi ci rimetto, ritornano la gioia, la pace e la luce. Ma vedo adesso che non è più solamente un tempo di orazione [che mi è necessario], è continuamente che dovrei restare con Gesù.

LETTERA N. 8 A FRANÇOU MALCOR 1973

Mi piace molto questo “senza di me non potete far nulla”, perché è magnifico, è radicale, [senza Gesù] non possiamo fare niente. Allora non abbiamo da preoccuparci, diciamo che non possiamo fare niente! Dobbiamo perciò chiedere tutto al Signore.

RITIRO DELLA FRATERNITÀ DI GESÙ 31/12/79

La cosa importante è la preghiera personale. Se non potete pregare una mezz’ora al giorno, siete rovinati, siete completamente rovinati.

WEEKEND COMUNITARIO 18-19/06/77

Pregare è amare Gesù. È dargli un appuntamento. Si potrebbe pensare che sia lui che acccetta di accordarci un appuntamento. E invece no. Lui è sempre lì ad attenderci giorno e notte, non si stanca mai e siamo noi che non lo riceviamo. Così, quando accettiamo, pensate quale è la sua gioia, come veniamo ricevuti bene. […]
È la fede che ce lo fa comprendere, credendo quello che Gesù dice testualmente: “Io sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me”.

NOTE PREPARATORIE A UN INSEGNAMENTO FINE 1971

L’essenziale è il Signore, è la vita interiore, è l’adorazione, è la preghiera. Se non si vive nella preghiera, nell’adorazione e nell’umiltà e la mitezza del Cuore del Signore, tutto il resto non serve a niente.

RITIRO DELLA FRATERNITÀ DI GESÙ 08/79 SECONDO INSEGNAMENTO

È chiaro che all’inizio della nostra vita spirituale dobbiamo ascoltare, stare seduti ai piedi [del Signore]. Siamo sempre all’inizio. […] Ma se cominciamo ad agitarci dicendo: “Grazie Signore, agirò per te”, beh, non si fa granché perché non abbiamo ricevuto le grazie necessarie per agire, perché non lo abbiamo chiesto.


C’è allora questa prima parte molto importante: questo riposo di Dio. […] È il Signore che ci dice: “Riposati, ascoltami e io ti trasformerò”. Il secondo punto allora è che, dopo essere stati in riposo, aver gioito del Signore, averlo ascoltato e Lui è veramente entrato in profondità e ci ha trasformati, passiamo da delle purificazioni che possiamo chiamare deserti… Impareremo a sapere come amare, come il Signore si nasconde perché lo si ami di più… E poi arriviamo al fuoco dell’Amore di Dio.


Se diciamo al Signore quando siamo nel deserto: “Vedi, ricado sempre, non ne esco ma cammino ugualmente, non so bene dove vado ma cammino comunque”, se supplichiamo il Signore e se non facciamo più riferimento solo a noi stessi, se chiediamo al Signore veramente di venire e di arderci, [Lui lo farà]. […] La cosa più semplice è chiedere il fuoco, il fuoco del cielo: che venga in noi. È un fuoco purificatore. Lui fa un fuoco di gioia con i nostri peccati e dopo [il peccato] scompare perché è veramente il Suo fuoco che arde. E poi questo fuoco viene nel nostro cuore. Non sapete più dove andare perché questo fuoco è ovunque e questo fuoco vi porta ad amare il vostro prossimo, ad amare il Signore. Diventa una sofferenza molto grande, ma è una sofferenza di amore, che veramente ci trasforma. E poi, siccome ci arde completamente, ovviamente se ardiamo illuminiamo gli altri! E alla fine questo aiuta tutti. È veramente questo fuoco! Allora fino a che non avremo questo fuoco, non arriveremo mai molto lontano. Questo fuoco non viene a trasformarci subito, molto spesso viene dopo tutte queste prove di purificazione nel deserto, ma occorre chiederlo.

WEEKEND “EMMANUELE” 25-26/10/75. SABATO 25/10/75

Allora bisogna pregare, pregare incessantemente: lo sapete bene, ma c’è da farlo.
Seconda cosa, dobbiamo amarci gli uni gli altri: è facile da dire, meno facile da fare.
E terza cosa, occorre annunciare il Signore perché abbiamo ricevuto uno spirito di Pentecoste, uno spirito di forza e di audacia. Bisogna veramente che ci crediate, e che preghiate gli uni per gli altri per averlo.

WEEKEND “EMMANUELE” 25-26/10/75

Dobbiamo pregare affinché la grazia di Dio ci impregni, ci prenda, ci trasformi, altrimenti restiamo alla superficie di noi stessi. Il primo punto è pregare: la preghiera personale, la preghiera in 2, 3, 4 o 5, e poi in comunità… altrimenti siamo in pericolo di morte.

GIORNATA “EMMANUELE” INTERASSEMBLEE DI PREGHIERA 13/03/76

Dobbiamo perciò poter avere un minimo di tempo di preghiera,
ed è questo che il Signore ci chiede.

WEEKEND COMUNITARIO 01/04/79

Non diciamo: “Bisogna fare questo, e questo e questo”. No, diciamo invece: “Pregate”, e il Signore parla al cuore di ciascuno… e ognuno sente delle trasformazioni e dei desideri del Signore.

WEEKEND COMUNITARIO 22/09/79

Il segreto è rimanere nel suo amore. Ci chiede: “rimanete”. È un ordine, è un consiglio. È questo l’essenziale!

RITIRO DELLA FRATERNITÀ DI GESÙ 08/78

Noi viviamo in città, dobbiamo vivere come gli altri, ma dobbiamo veramente adorare e pregare, e il Signore ci custodirà nello Spirito Santo.

WEEKEND COMUNITARIO 22/09/79

Il Signore ci ama infinitamente, dobbiamo crederlo e viverlo. Cioè pregare sempre di più, passare del tempo nella preghiera. Madre Teresa diceva: “Se volete pregare meglio, pregate di più”. Così entriamo nel suo Cuore e comprendiamo la sua Misericordia.

WEEKEND COMUNITARIO 18-19/06/77

Se Gli parliamo sempre di noi stessi (diceva Pierre a dei giovani nel 1971), come potremo ascoltare quello che Lui ha da dirci? Il Signore vuole veramente lavorare in noi in profondità. Ma, se parliamo sempre, non abbiamo il tempo di ascoltarLo; se ci agitiamo, non abbiamo il tempo di ascoltarLo. Capite? Dobbiamo centrarci veramente su di Lui, senza stare tesi, ma amandolo semplicemente e chiedendoGli incessantemente di arderci.

RITIRO DELLA FRATERNITÀ DI GESÙ 09/08/78 MATTINA

Credo che l’ascensore più straordinario sia l’umiltà. Per [acquisire] l’umiltà occorre fare degli atti di umiltà. E per fare degli atti di umiltà, spesso ci sono delle umiliazioni. Allora il nostro amor proprio si prende un bel colpo, è un po’ seccante. Allora bisogna cominciare dalle cose piccole! Perché siamo molto sensibili su quel lato. Almeno, parlo per me, non per voi certamente.

C’è questa prima parte molto importante: questo riposo di Dio. […] È il Signore che ci dice: “Riposati, ascoltami e io ti trasformerò”.

WEEKEND “EMMANUELE” 25-26/10/75 SAMEDI 25/10/75

Preghiera continuativa

L’obiettivo è di arrivare alla preghiera continuativa, ma senza essere tesi. Gli innamorati fanno il loro lavoro ma pensano sempre all’altro, senza sosta. Beh, noi siamo innamorati di Gesù. E pian piano pensiamo a lui sempre. Allora ovunque siamo, preghiamo il nostro rosario, lodiamo. Ed è una gioia continua.

WEEKEND COMUNITARIO 18-19/06/77

A volte diciamo: “Io sono a posto, ho fatto la mia ora di orazione: ho avuto 55 minuti che non andavano molto bene, gli ultimi cinque minuti sono andati bene, ho finito la mia ora. E adesso, finito, se ne riparla domani!”. Non è esattamente così quando si ama qualcuno! Non gli diciamo: “Eccomi, sono venuto a trovarti. Per oggi basta, ci vediamo domani”. Se amiamo troviamo i mezzi per ritrovare il Signore, per pensarlo. Sapete bene che, quando una persona è innamorata, al lavoro dicono: “Assolutamente impossibile, ha sempre la testa altrove!”. […] Se siamo nel Signore, invece, abbiamo la testa a quello che facciamo, ma allo stesso tempo questo non ci impedisce di pensare a lui, di chiedergli, e di dirgli semplicemente: “Se potessi pensarci un po’ di tanto in tanto, non sarebbe male”.

WEEKEND COMUNITARIO 14-15/06/80

Il Rinnovamento è il fuoco sulla terra…
ma questo fuoco bisogna ravvivarlo con una preghiera incessante.

È importante nella giornata non fare semplicemente un’ora di orazione in cui siamo molto tesi e diciamo: “Uff, la mia ora è finita!”, e poi ci si attiva nuovamente. A che cosa serve? L’ora di orazione è fatta per stare con il Signore, ma stare con il Signore sempre! Se pregate un momento e poi dopo vi agitate per 23 ore, tutto sarà demolito e tornerete con ancora meno unione con il Signore di prima.

WEEKEND COMUNITARIO 01/04/79

Dobbiamo domandare ogni giorno al Signore la Sua grazia per poter rimanere con Lui. (per arrivare alla preghiera continuativa)

RITIRO DELLA FRATERNITÀ DI GESÙ. 09/08/78 POMERIGGIO

Le giaculatorie sono pratiche: avere un piccolo (slancio) verso il Signore. E se morissimo in quel preciso istante, saremmo veramente nel Signore perché facciamo un atto di amore puro. È un lampo. E questi piccoli lampi possono moltiplicarsi, e pian piano arriviamo ad essere sempre più in Lui. (per arrivare alla preghiera continuativa)

WEEKEND COMUNITARIO 14-15/06/80

È importante nella giornata prendere qualche minuto in più della vostra orazione; vi organizzate per dire: “Signore, ascolta, la mia mattinata è passata così, non ho pensato a te poi tanto. E poi mi sono innervosito con quel collega, e poi ecc.”. È semplice, dice Pierre sempre incoraggiante: ogni giorno andiamo avanti, e ogni giorno è lungo; e non si va avanti! ma si continua! E vi dite sempre: “Io vado avanti comunque, vado avanti! Ecco!”. E via via che andate avanti le cose si fanno, piano piano. E dopo un po’ che pensavate di non essere andati avanti, alla fine siete arrivati dall’altra parte, sull’altro bordo. (per arrivare alla preghiera continuativa)

WEEKEND COMUNITARIO 01/04/79

Dobbiamo sempre continuare a lavorare. Come dice il Signore: “Io e mio Padre lavoriamo incessantemente”. Bene, continuiamo a lavorare incessantemente. Fa parte dell’ascesi. È questa l’ascesi: dire sempre: “Ecco, Signore, ho mancato il momento, avrei potuto veramente pregare o avrei potuto fare questa cosa con te”. […] Sempre dire al Signore: “Signore, aiutami a fare le cose con te; fai le cose con me”. (per arrivare alla preghiera continuativa)

WEEKEND COMUNITARIO 01/04/79

Il demonio ha una sola idea: farci uscire da questo raccoglimento.
(per arrivare alla preghiera continuativa)

RITIRO DELLA FRATERNITÀ DI GESÙ 09/08/78 POMERIGGIO

Tutto ci tira fuori da noi stessi – diceva Pierre a dei giovani nel 1972 – ma possiamo fare molto nel mondo, essere molto attivi pur rimanendo in grande raccoglimento. Non siamo distratti, perché facciamo tutto per amore. Un atto di amore non ci distrae dall’essere che amiamo. (per arrivare alla preghiera continuativa)

NOTE MANOSCRITTE

Questo fa in modo che, nella nostra vita, nelle nostre parole, nella nostra maniera di mangiare e di essere – le minime cose –, viviamo veramente con il Signore. Questo fuoco allora cresce in noi e diventa preghiera del cuore, una preghiera continuativa… La preghiera del cuore è veramente questo fuoco d’amore che arde. Tanto che si accende e poi continua: è un fuoco che è donato – tutto è donato. Tanto che, senza difficoltà, riusciamo a pregare, senza costrizioni…. non occorrono assolutamente costrizioni! Ma preghiamo con Gesù, lui resta con noi, rimane con noi. Ovviamente è facile pregare perché Lui è con noi! (per arrivare alla preghiera continuativa)

RITIRO DELLA FRATERNITÀ DI GESÙ. 09/08/78 POMERIGGIO

Questi “piccoli sacrifici” genereranno in noi una presenza del Signore; rendiamo grazie al Signore e piano piano arriviamo alla preghiera continua. È una preghiera concreta, non è più una preghiera fatta di sentimenti o di impressioni, di sensazioni o di introspezione. È semplicemente amore! E più ne faremo, più arderemo. (per arrivare alla preghiera continuativa)

WEEKEND COMUNITARIO 25/01/81

Il Signore ci spiegherà come rimanere nel Suo Amore e soprattutto come non è possible rimanere nel Suo Amore: cioè le piccole imperfezioni, le piccole negligenze che impedirebbero di rimanere nel Suo Amore. Ciascuno lo sentirà nel proprio cuore. E in quel momento non abbiamo che da andare nel senso che il Signore indica. E a questi piccoli dettagli, che sono pochissima cosa, rispondiamo: “Non è fastidioso, un piccolo sacrificio qui, un piccolo sacrificio là, non serve a niente se le faccio…”. È molto importante perché è una delicatezza del cuore […] e se passiamo oltre, il Signore si ritira.
E più andiamo avnti con Lui, più sono delle delicatezze; e se schiacciamo queste delicatezze, il Signore si ritira. Dobbiamo veramente credere che è molto molto importante. […] È molto importante perché è quello che ci fa “incollare” al Signore o che ci lascia distaccati da Lui. Perciò Signore, insegnacelo veramente! (per arrivare alla preghiera continuativa)

RITIRO DELLA FRATERNITÀ DI GESÙ 09/08/78. POMERIGGIO

Più ci avviciniamo a Dio, più il Signore ci prende e ci chiede di andare verso di lui.

WEEKEND COMUNITARIO 01/04/79

La vita attiva ha luogo solamente nella preghiera. Siamo spinti alla vita attiva dalla preghiera. Come diceva Madre Teresa, adoriamo, ma poi non lasciamo l’adorazione per i fratelli, continuiamo invece ad adorare Gesù nel fratello o con i fratelli, ed è questo l’importante. In quel momento ci abbandoniamo al Signore: non siamo noi a fare, ma il Signore. Finché non siamo arrivati a questo, non possiamo fare niente. Dobbiamo tendere alla preghiera continuativa. Ci viene da dire: “Ma la preghiera continua è un dono di Dio”. E io dico: “Certo, e questo dono di Dio può veramente venire solamente se non mettiamo i bastoni tra le ruote, se non impediamo al Signore di parlarci come vorrebbe parlarci”.

WEEKEND COMUNITARIO 01/04/79

Potenza della preghiera e suoi frutti

Dobbiamo credere alla potenza straordinaria della preghiera che facciamo tutti insieme nella fede. Perché è con la fede che il mondo si trasforma. È una forza immensa.

WEEKEND COMUNITARIO 21/06/81

Ci sono due maniere per creare un comunità. La prima è dire: “Niente male, farò un mio gruppetto, un gruppetto con tizio e caio…”. Non dura a lungo. La seconda è dire: “Non bisogna andare troppo velocemente, abbiamo conosciuto le persone, allora bisogna discernere!”. Tutti discernono; si discerne sul discernimento del discernimento!… Il discernimento esiste, il discernimento del cuore. Chiediamo a Gesù: “Inviami delle persone per costituire veramente questa équipe”. E se è veramente Gesù che le invia, dopo le cose andranno avanti da sole. Ma non fate trucchetti umani. Aspettate anche forse sei mesi da soli dicendo: “Signore, inviami….” e pregate. Se pregate, verrà, è sicuro. […] Pian piano il Signore, senza fare strutture, vi indicherà le strade da prendere.

RADUNO DI VÉZELAY 07/74

Il Signore dona tutto nella preghiera.

RITIRO DELLA FRATERNITÀ DI GESÙ NATALE 78

Un giorno tutte queste parole sentite centinaia di volte producono in me bruscamente un effetto sconvolgente. Le parole di Gesù sono parole di vita.

NOTE PREPARATORIE A UN INSEGNAMENTO FIN 1971

Vivevo dell’adorazione e pregavo nell’adorazione eucaristica e il Sacro Cuore.

INTERVISTA FATTA A PIERRE DA JEAN-MARC E FRANÇOU MORIN A SAINT-MAURICE 5-8/08/1988

Comunque, per l’evangelizzazione, se non abbiamo pregato, non funziona assolutamente! Se abbiamo pregato, le persone si trasformano, è veramente straordinario. La potenza della preghiera è straordinaria! E le persone lo sanno intellettualmente, ma non lo sanno con il cuore.

SEMINARIO A TEMA “DAL GRUPPO DI PREGHIERA ALLA COMUNITÀ” - SESSIONI DI PARAY 05-09/07/79 05/07/79

Il grigiore di ogni giorno può essere trasformato in amore del Signore. Teresa dice: “Invece dell’estasi preferisco la mediocrità di ogni giorno”. E la mediocrità in un carmelo, dove fa freddo, che è brutto, e dove ci sono sorelle più o meno realizzate, non è divertente! […] Teresa trasformava tutto in amore, questo è magnifico! Perciò dobbiamo trasformare tutto, nella vita di famiglia, nella vita di lavoro… nella metropolitana, ovunque. Se lo facciamo (è una questione di abitudine!) questi piccoli sacrifici genereranno in noi una presenza del Signore, e pian piano arriviamo alla preghiera continua.

WEEKEND COMUNITARIO 25/01/81

Dopo aver rifiutato di assumere la responsabilità dei gruppi di preghiera nel 1973, Pierre chiede consiglio a Suor Ignace-Marie, che gli dice: “Ma non va bene per niente, sei tu che devi prendere questa responsabilità”. “Ah no, assolutamente!”. Ne ero terrorizzato. E allora lei ha avuto un’aria così triste (profondamente delusa) che mi ha comunque toccato. “Sembra che io stia rifiutando un discernimento”; ho capito che era vile da parte mia. Alla fine ho detto che accettavo. Il fatto di avere detto sì mi ha completamente rilassato, non ho assolutamente avuto più timori o panico, ho ricevuto una forza e uno slancio. Ho capito che essendo un poveretto era il Signore che avrebbe fatto il lavoro e che io non avevo da tormentarmi. Allora è iniziato. Da quel giorno avevo l’impressione di essere in bicicletta. Ho sentito che lo Spirito Santo era come un allenatore [di corsa] e che io dovevo seguire il percorso dell’allenatore… E allora il Signore mi diceva: “Avanti, avanti, più veloce, più veloce”. Ho detto: “Adesso devo guardare [gli altri] indietro”. – Non occupartene, vai avanti, vai avanti! »

INTERVISTA DI LAURENCE DARIO PER LA RIVISTA IL EST VIVANT! 10/87

Cristo ci prende con calma, ci mette il suo tempo.
Prendiamo anche noi il tempo del Signore.

SESSIONI DI PARAY 09-21/07/77 “DAL GRUPPO DI PREGHIERA ALLA COMUNITÀ”

Bisogna dire che io quasi non avevo carismi. Avevo un solo carisma, il discernimento. E mi sono detto: “Ma perché mi tormento se è lo Spirito Santo? Sono un poveretto, così il lavoro lo farà lo Spirito Santo!”. È andata bene così!

WEEKEND COMUNITARIO A CHEZELLES 19/11/88

Se adoriamo, ci sentiamo veramente sempre più poveri, ma ci rimettiamo interamente tra le braccia di Gesù e gli chiediamo veramente di aprirci il cuore. E il suo Cuore ci riscalda, ci arde. Ardiamo di amore e risplendiamo.

E poiché ardiamo di amore, che sia nell’orazione, o con dei malati, o qualunque cosa, ardiamo sempre di amore e vediamo Gesù ovunque.

RIUNIONE DELLA FRATERNITÀ DI GESÙ 25/06/77

Difficoltà nella preghiera

La preghiera sapete bene che è molto difficile perché ci sono dei momenti in cui va avanti da sé: ci sentiamo degli angeli e ci diciamo: “È incredibile”. Poi però abbiamo una crisi di aridità spaventosa, e pensiamo solo a toglierci dai piedi, e troviamo tutte le ragioni del mondo, io per primo, per fare altro, dicendoci: “No, non è importante”. E poi il tempo passa…

CONVERSAZIONE DEL 23/05/76

Praticamente trovare la mezz’ora ogni giorno non è così facile. Soprattutto quando ci si annoia. Come diceva Teresa d’Avila (lei non aveva orologio, aveva la sua clessidra), lei scuoteva la clessidra perché la sabbia scendesse più veloce…. Allora se anche Teresa d’Avila fa così, guardate dove siamo! E ci diciamo: “È una perdita di tempo. Siamo persone efficienti, una mezz’ora a non fare niente così è stupido. Soprattutto quando la testa è piena di cose da fare!”.

WEEKEND COMUNITARIO 18-19/06/77

Quando siamo con Gesù che soffre, soffriamo anche noi.
E non si sente poi così tanto l’aridità!

RITIRO DELLA FRATERNITÀ DI GESÙ AGOSTO 78.

Dovete farvi aiutare da altri fratelli per arrivare a prendere questa mezz’ora e a rimanervi fedeli, soprattutto quando siete nell’aridità.

WEEKEND COMUNITARIO 18-19/06/77

Se difficilmente riuscite a pregare da soli, riunitevi con altri 3 o 4, non per fare una preghiera spontanea insieme, ma per fare una preghiera silenziosa. Vi dite: “Io vengo a fare la mia orazione con te perché non sono capace di farla da solo. Ma questa orazione la faccio con Gesù, e tu la fai con Gesù”. Stiamo accanto, e ci sorvegliamo con la coda dell’occhio! E dopo un quarto d’ora o mezz’ora direte: “È magnifico, ho pregato bene!”, e direte all’altro: “Come pregavi bene!”. E l’altro dirà: “Io? Ero in un’aridità impossibile!”. Questo vi incoraggerà, è fantastico! Questo dona lo Spirito Santo. Perché altrimenti saremmo completamente scoraggiati. Davvero bisogna fare così.

CONVERSAZIONE DEL 23/05/76

E quante persone che non fanno la loro orazione. Perché? Perché, all’ultimo momento, sono stanche, guardano una rivista e poi perdono tempo. Se c’è una sorellina accanto che dice: “Ma dai, la tua mezz’ora! Vai a fare la tua mezz’ora!”, subito l’altro fa la sua mezz’ora. C’è questa spintina… che lo spinge all’orazione.

SEMINARIO A TEMA “DAL GRUPPO DI PREGHIERA ALLA COMUNITÀ” - SESSIONI DI PARAY 09-21/07/77

Siamo veramente impegnati in una lotta senza confini e il demonio, con cause seconde, cerca sempre di rosicchiarci… rosicchia il nostro tempo. [Il tempo] è ciò che possiamo offrire al Signore. È importante allora poter analizzare in maniera precisa come poter modificare le cose per andare avanti.

WEEKEND COMUNITARIO 01/04/79

Come diceva San Francesco di Sales (a un suo amico diventato vescovo): “Adori un’ora”. E l’altro diceva: “Ma sono troppo occupato!”. “Bene, allora preghi due ore!”. È chiaro, più siete occupati più dovete dire: “Avanti tutto il resto”. Pregate il Signore, guardate il vostro impiego del tempo e dite: “Ma non ci sono possibilità!”. “Ricomincia!”. E direte: “C’è questo, allora posso sopprimere questo, posso sopprimere quest’altro…”. E alla fine ho le mie due ore e comincio con le mie due ore – insomma, è un’ora, non bisogna spingere già all’inizio! Ma… questo vale se siete una persona molto, molto occupata!!! Pregare è guadagnare tempo.

RITIRO DELLA FRATERNITÀ DI GESÙ 30-31/12/77

Siete persone molto organizzate: avete il lavoro tutto il giorno, poi vi occupate di rigovernare, e delle pulizie di casa, e poi di tutto…. e prendete la vostra ora di orazione! Tutto è organizzato alla perfezione. Solo che, quando arriva il weekend, “Ah, non ho fatto la mia orazione!”. Vi siete riposati per due giorni ma non riuscite a trovare il tempo per fare la vostra orazione. Perché le vostre vacanze non sono organizzate. Quando andrete in vacanza questa estate […] direte: “Mi riposo e poi faccio questo e quest’altro”. E: “Pregherò. E farò una lettura spirituale e starò con degli amici con cui parleremo seriamente”. Perciò occorre organizzarsi, dicendoci: “Che cosa farò durante le mie vacanze? E che cosa potrei fare per mantenermi, e, più che mantenermi, per approfondire?” Perché le vacanze sono un buon periodo, un periodo in cui spesso si crolla.

WEEKEND COMUNITARIO 14-15/06/80

È chiaro che dobbiamo avere veramente un impiego del tempo…. un impiego del tempo abbastanza elastico ma che ci permetta comunque di avere dei punti di riferimento e di dire: “Signore, lo faccio per te”.

WEEKEND COMUNITARIO 01/04/79

Prendete una matita e ogni settimana annotate (su un quaderno) il tempo in cui siete stati veramente con Gesù. Se non aprite il vostro quaderno vi dite: “Eh sì, (ho pregato) tutti i giorni”. Quando invece lo aprite dite: “Ho pregato uno o due volte soltanto!”, mentre vi eravate convinti di avere pregato quasi ogni giorno! E vi rendete conto che la realtà è ben lontana.

CONVERSAZIONE DEL 23/05/76

Questo vi ricorda un po’ che vi siete impegnati a un tempo di preghiera! “Beh, Signore, non ne ho fatta poi tanta; e quel giorno ho un po’ accorciato il tempo. E il terzo giorno era preso da un’attività caritatevole molto importante e non ho potuto neanche pregare”. Vedete! Allora, conclusione, alla fine della settimana direte: “Dovevo pregare ogni giorno, ho pregato solo due volte, due o tre volte!”. Ed è fantastico quando lo vediamo, diciamo: “È curioso, credevo di avere pregato tutti i giorni!”.

WEEKEND COMUNITARIO 21/06/81

Spesso ci sono persone generose ma che sono sempre agitate. E che alla fine, durante l’orazione, hanno un sacco di idee in testa. Se durante la giornata siete tranquilli, quando arrivate all’orazione sarà semplice: entrate nell’orazione e rimanete tranquilli nell’orazione. Se siete terribilmente agitati, farete uno sforzo terribile a dirvi: “Ahi ahi, devo calmarmi!”.

WEEKEND COMUNITARIO 01/04/79

Se siamo al lavoro, se corriamo ovunque, siamo nervosi e saliamo i gradini 4 per volta, quando arriviamo alla preghiera siamo senza fiato, non se ne può più e ci mettiamo almeno dieci minuti a riprendere fiato. E questo respiro non è il ritmo di Dio, perché il Signore non ha il cuore in gola. Allora vedete, siamo fuori strada. Occorre tempo per ritrovarsi, e la cosa più semplice era di non perdersi! Se fossimo rimasti nel centro [nel cuore], ci troveremmo in preghiera in modo del tutto naturale perché siamo rimasti con il Signore.

WEEKEND COMUNITARIO PRIMAVERA 79

Il nostro ritmo di vita è il ritmo del Cuore di Gesù e il ritmo del cuore di Maria. Allora in quel momento ci si rilassa, siamo nella piena gioia e nella distensione, e allo stesso tempo siamo nel raccoglimento. Non ci agitiamo, non abbiamo poi bisogno di raccoglierci perché non ci siamo agitati, perché rimaniamo con Lui. Siamo semplici, siamo con Lui e questo ci semplifica la vita. 

Se non abbiamo questo ritmo di vita, abbiamo delle difficoltà nella preghiera. Diciamo: “Sono in un periodo di deserto, ho delle prove, è magnifico, mi purifico”. Di fatto il Signore non purifica proprio niente; è perché non siamo per niente in ascolto del Signore! Perciò, ovviamente, quando siamo nella preghiera siamo aridi, aridi, aridi. È importante veramente mettersi nelle disposizioni necessarie ed essere veramente con il Signore.

WEEKEND COMUNITARIO PRIMAVERA 79

Prendere questo ritmo nel Signore richiede che abbiamo una sorta di rigore. La parola “rigore” non deve fare paura perché non si tratta di rigorismo; non ci ha niente a che vedere. Ma il rigore è il contrario del lasciare andare.

WEEKEND COMUNITARIO 01/04/79

È chiaro che dobbiamo avere veramente un impiego del tempo…. un impiego del tempo abbastanza elastico ma che ci permetta comunque di avere dei punti di riferimento e di dire: “Signore, lo faccio per te”.

WEEKEND COMUNITARIO 01/04/79

È importante che vediamo – rendendoci conto di quanto la Trinità è essenziale – con quale Persona il Signore ci mette personalmente in rapporto in modo più particolare. Veramente, questo è importantissimo. Si può essere in rapporto con tutte e Tre, ma spesso c’è una Persona con cui in modo più particolare sentiamo di essere in unione più profonda.

WEEKEND “EMMANUELE” 26/10/75

Sapete che Silvano del Monte Athos diceva che il monaco è colui che prega per il mondo intero. Ci si chiede a che cosa serva un monaco! Ovviamente, se il monaco prega come un parafulmine per il mondo intero, capiamo che serve a qualcosa. Allora possiamo fare la stessa cosa, ma insieme, e con lo Spirito Santo.

CONVERSAZIONE DEL 23/05/76

Il Signore si nasconde perché lo si ami di più.

WEEKEND “EMMANUELE” 25-26/10/75 SABATO 25/10/75

Diciamo di essere nell’aridità. […] Quando siamo con Gesù che soffre, soffriamo anche noi. E non sentiamo poi così tanto l’aridità! Oppure si tratta di un’aridità spirituale che è veramente donata da Dio. Allora, in quel momento, veramente rimaniamo…. aderiamo al Signore.

RITIRO DELLA FRATERNITÀ DI GESÙ 09/08/78 MATTINA

Nutrire la propria preghiera

Come volete avere una preghiera che sia profonda e spirituale se non leggete opere di spiritualità, se non leggete i padri greci?! Non vi dico di leggerli in greco, certo che no! Ma di leggerli veramente. Dovete nutrire la vostra preghiera prima: se avete un’ora di orazione, beh, abbiate una mezz’ora in più!

WEEKEND COMUNITARIO PRIMAVERA 79

Per conoscerLo (Cristo), per ascoltare la sua voce – che è laa voce di persona che abbiamo conosciuto – bisogna leggere, rileggere i Vangeli, e meditare, cioè rileggere incessantemente, cercare di capire che cosa c’è dietro le parole umane di queste parole che sono parole di vita: cioè che realizzano e producono immediatamente quello che dicono e significano…

Questi testi (del Vangelo), li leggerete per essere avidi, in una conoscenza gustosa di conoscere i segreti di amore della personalità di Gesù, di capire la sua psicologia, per conoscerlo meglio e meglio amarlo. E se a volte Gesù, toccato dalla vostra ricerca, vi fa scoprire dei segreti di amore, lo ascoltate.

Gesù è la Parola incarnata, la Parola in pieno cuore:
dobbiamo riceverla nel cuore.

NOTE MANOSCRITTE

Ma, per ascoltare la sua voce occorre conoscerla, è un mormorio…. Nel vocìo della nostra anima e della nostra mente non è così facile sentirlo. Per sentirlo bisogna imparare il suo linguaggio. Bisogna meditare nel Vangelo la sua vita, le sue parole…. Sono dei segreti di amore. Per capirli bisogna amare, e per questo occorre conoscerli. Dobbiamo fare funzionare la nostra intelligenza, il nostro affetto, bisogna meditare, cioè riprendere un passo, leggerlo, rileggerlo, fare silenzio, cercare di capire. […] Poi un giorno tutte queste parole che avevo sentito cento volte, all’improvviso hanno prodotto un effetto in me, sconvolgente. Le parole di Gesù sono parole di Vita….

NOTE MANOSCRITTE

Per quelli che diranno: “Ah, io questi testi li conosco, li so anche a memoria”, dirò: “Siete fortunati a conoscerli a memoria perché potete ripeterli ogni giorno, e pian piano, masticandoli e mangiandoli, forse vi entreranno un po’ nel cuore”. Perciò questi testi che conoscete bene, perché è la Scrittura, gustateveli, gustateveli. Quelli che li conoscono meno, sono già molto fortunati a conoscerli: ma quelli che li conoscono, gustateveli, gustateveli.

WEEKEND “EMMANUELE” 25-26/10/75 SABATO 25/10/75

“Chi sono i miei fratelli?”. In un grande movimento oratorio – perché parlava, eccome! – Gesù dice: “Ecco i miei fratelli: chi ascolta la Parola di Dio e la custodisce”. È fantastico, ma dobbiamo veramente crederlo!

RITIRO DELLA FRATERNITÀ DI GESÙ 30-31/12/77

Dobbiamo veramente fare di tutto per nutrire la nostra intelligenza e per nutrire la nostra ragione. Alcuni si rimproverano di essere arrivati a un periodo di aridità. Avete avuto un periodo di luna di miele di uno o due anni e poi dite: “Che strano, adesso non sento più niente….”. Vi rispondo: “Molto bene, vivete nella fede”. Bene! Ma per vivere nella fede occorre avere un nutrimento solido su cui potersi basare per tenere duro nell’orazione.

Ed è per questo che leggere i commenti, lo studio teologico della Scrittura è veramente importante perché rileggete le pagine della Sacra Scrittura, ma non solo le rileggete, le rileggete sentendo tutto quello che il tal Padre [della Chiesa] o il tale santo durante questi 2000 anni hanno pregato su un certo passo, tutte le luci che hanno avuto nell’orazione.

In questo modo avete un nutrimeDobbiamo veramente fare di tutto per nutrire la nostra intelligenza e per nutrire la nostra ragione. Alcuni si rimproverano di essere arrivati a un periodo di aridità. Avete avuto un periodo di luna di miele di uno o due anni e poi dite: “Che strano, adesso non sento più niente….”. Vi rispondo: “Molto bene, vivete nella fede”. Bene! Ma per vivere nella fede occorre avere un nutrimento solido su cui potersi basare per tenere duro nell’orazione.
Ed è per questo che leggere i commenti, lo studio teologico della Scrittura è veramente importante perché rileggete le pagine della Sacra Scrittura, ma non solo le rileggete, le rileggete sentendo tutto quello che il tal Padre [della Chiesa] o il tale santo durante questi 2000 anni hanno pregato su un certo passo, tutte le luci che hanno avuto nell’orazione.
In questo modo avete un nutrimento che fa per voi e che vi aiuta tanto. È questo l’essenziale. Tutti i direttori spirituali lo dicono: “Se fate un’ora di orazione, occorre fare una mezz’ora di lettura spirituale” . La lettura spirituale è sempre un po’ faticosa, un po’ stancante, siamo molto presi. Ma se andate a dei corsi e il professore vi dice: “Leggete il tale libro o la tale opera”, vi sentite obbligati a leggerlo, […] ma vi aiuta ad andare avanti e a nutrire la vostra intelligenza e la vostra mente.
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WEEKEND COMUNITARIO 22/09/79

La Lode

Concludiamo con la lode perché Lui ci vuole nella lode. Lodiamo il Signore per la sua Misericordia e il suo Amore, per la gratuità di questo Amore che ci permette di amarci tra noi e di poterci aiutare a santificarci, e poi arrivare lassù, insieme! Amen, Alleluia!

WEEKEND COMUNITARIO 17-18/05/80

Non so se lo sapete, ma in linea di massima dovremmo andare in Cielo. Allora se arrivate con le vostre due valigie davanti a San Pietro e venite bloccati, e non potete lodare, vi dirà: “Ma vecchio mio, come vuoi che io possa prenderti? Tutti lodano, tutti cantano […] e applaudono; se resti lì come un bamboccio non ti è possibile!” Allora non abbiamo molto tempo sulla terra per imparare ad esercitarci a lodare!

RADUNO DI PENTECOSTE PER L’UNITÀ - LIONE 28-30/05/77

Alcuni dicono: “Sentite, io lodo quando ho voglia di lodare. Non mi forzo a lodare. È ridicolo forzarsi”. E io rispondo: “Ma non è il caso di forzarsi, basta attivare la propria volontà”. La verità, la cosa più importante, è che la lode ci permette di esercitare le virtù teologali.

RADUNO DI PENTECOSTE PER L’UNITÀ - LIONE 28-30/05/77

Lodare quando va tutto bene è facile,
chiunque può farlo.

RADUNO DI PENTECOSTE PER L’UNITÀ - LIONE 28-30/05/77

Lodare quando va tutto bene è facile, chiunque può farlo. Ma quando si soffre, quando si ha mal di denti o una polmonite, non è molto facile. Ma se non cominciamo ad esercitarci quando è facile, come faremo quando sarà difficile? È questione di buon senso!

RADUNO DI PENTECOSTE PER L’UNITÀ - LIONE 28-30/05/77

Quando si loda in grande… quando siamo numerosi, è una potenza, è lì che si sente la gloria del Signore, con tutti questi fratelli insieme che pregano e lodano il Signore.

Ci crediamo già in Cielo! È magnifico! […] Io non pensavo che il Signore avesse bisogno di ricevere gloria; ci sono così tante persone sulla terra che cercano la gloria! E ho capito che non è questa gloria. È veramente l’amore, è straordinario. Allora siamo così felici di vederLo glorioso! Si è così tanto abbassato per le nostre sofferenze che siamo veramente felici! Ma allora dobbiamo soprattuto crederci.

RITIRO DELLA FRATERNITÀ DI GESÙ 31/12/79

Preghiera in lingue

Ho visto allora che la preghiera amorosa mi faceva dire dei suoni molto più vicini all’ABC, delle parole piene di amore di un bebè che cerca di dire Papà (Abba). Come mi rendeva felice questa preghiera in lingue! Quanto mi dava voglia di cantare in lingue! E quanto alla fine mi metteva in ogni ora del giorno in unione con Dio, mi serviva così da preghiera di Gesù, ma con molta più facilità e senza costrizione.
Ho intenzione di farla quando rischio di essere distratto nella metropolitana e sono quasi certo che mi rimetterà molto semplicemente nella calma unione con Gesù e il suo divino Spirito.

LETTERA N.8 A FRANÇOU MALCOR 1973

Avete presente la storia del canto in lingue, quando si dice “non serve a niente”… l’efficacia!… Serve molto perché comunichiamo con Lassù. E nel frattempo gli altri non capiscono niente, è eccessivamente importante!

In prigione per esempio è stato notato che, quando volevano fare il lavaggio del cervello, le persone si mettevano a cantare in lingue. Non li hanno mai potuti bloccare perché era “oltre il sistema”. Ed ecco, lì non ha presa.

RITIRO DELLA FRATERNITÀ DI GESÙ 30-31/12/77